Un viaggio è sempre una sorpresa, un concentrato di stimoli e incontri che, in un modo o nell’altro, ti cambia almeno un po’. Si dice che chi torna non è più la stessa persona che è partita: noi lo sappiamo bene e nei nostri viaggi ispirazionali cerchiamo di esaltare il più potente elemento che in un viaggio innesca il cambiamento interiore, ovvero l’incontro con persone con una storia da raccontare, così che tu possa lasciarti ispirare. Marilisa Dalla Massara, la nostra content strategist, qualche anno fa ha scoperto l’amore per i viaggi per mare e ora non può più farne a meno.
Marilisa, a 38 anni sei salita in barca a vela per andare a vedere l’oceano e quel viaggio ti ha letteralmente cambiato la vita: cosa è scattato dentro?
Quando sono partita non ero consapevole di quante prime volte c’erano in quell’unico viaggio. Non era solo la prima volta che navigavo per tanti giorni senza sbarcare o la prima volta che solcavo l’Oceano. Era anche il primo viaggio da sola da quando erano nate le mie figlie, la prima volta che mi fermavo pensare a cosa stava accadendo nella mia vita dopo che mi ero re-inventata un lavoro. Insomma era una fase di grandi cambiamenti, anche se non me ne rendevo conto al 100%. Il viaggio è sempre stata la mia soluzione per tutto e anche in quel periodo di confusione ho deciso che partire mi avrebbe aiutato. È difficile per me raccontare cosa siano stati quei giorni in mezzo al mare, li paragono spesso a una lunga meditazione. La distanza da terra mi ha aiutato a vedere le cose con più distacco e a riconoscere le priorità; partire con persone che non conoscevo mi ha permesso di sperimentare lati di me che di solito non esprimo e chiedermi chi io sia davvero. Dopo quei nove giorni per mare è stato difficile sbarcare e riconnettersi la realtà: ero cambiata, ma il mondo attorno a me non lo sapeva.
Da questo amore a prima vista è nato il blog Attenti al boma dove intervisti veri velisti e cerchi di carpire da loro i segreti di questo “affascinante mondo fatto di acqua e di vento”: cosa hai capito? Com’è la vita in barca?
Ci sono molti modi di vivere il mare: c’è chi molla tutto e parte per sempre, chi si prende un periodo di pausa e poi torna, chi cerca un compromesso tra la vita a terra e quella sulle onde. Il filo conduttore delle interviste non è tanto come si vive per mare ma come una passione possa aiutarci a trovare punti di vista alternativi a quelli classici che ci raccontano essere “giusti” e invece sono solo convenzioni. I marinai e le marinaie che intervisto hanno scelto stili di vita non comuni per provare a rispondere alla domanda che tutte prima o poi ci facciamo: come posso essere davvero me stessa, come posso essere davvero libera?
Probabilmente molte delle viaggiatrici che partiranno per le Eolie non sono mai state in barca: cosa impareranno?
Credo che la cosa più importante sia partire senza le aspettative da dépliant da crociera e restare aperte ad accogliere quello che la settimana avrà da offrire. Se da una parte la vita in barca è fatta di cose semplici che si ripetono, dall’altra ci si accorgerà presto che vivere a contatto con la natura significa che è lei a determinare la rotta e le attività del giorno. Cogliere il lato interessante dell’incertezza e avere la disponibilità ad accettare quello che la giornata ha da offrire è una grande conquista da portarsi a casa. Non dimentichiamo poi che le Eolie sono isole meravigliose, il mare ha tutte le tonalità del blu e i vulcani ti fanno percepire il battito del cuore della terra.
Se il racconto di Marilisa ti ha fatto venire voglia di salpare, corri a leggere i dettagli del viaggio in barca e a piedi alle Eolie .