Un cammino altamente panoramico dall’Appennino al Mar Ligure
Sui crinali dell’Appennino ligure piemontese si snoda il percorso della via del Sale, dove mercanti e muli viaggiavano tra la Pianura Padana e il Mar Ligure per trasportare la merce più preziosa (e tassata!) dell’epoca. Noi lo percorreremo per 95 km, divisi in 6 tappe, progettate per godere al massimo della bellezza dei crinali, dei passaggi nei boschi e degli incontri con la fauna selvatica che abita le aree protette della Rete Natura 2000 e il Parco Regionale di Portofino.
Numerosi saliscendi e dislivelli ci metteranno alla prova: occorre arrivare preparate sapendo che il gran finale è organizzato per godersi il meritato recupero dopo la fatica. Una tappa di defaticamento e una giornata lungomare chiuderanno in bellezza questo trekking panoramico e selvatico.
Lungo la Via del Sale il paesaggio cambia in continuazione. Camminare in cresta ci permette di allargare lo sguardo fino alle Alpi. Sembrerà incredibile pensare che fino al giorno prima il nostro orizzonte era sui tetti delle case e ora è sul tetto degli Appennini. E dopo aver scavallato ecco che arriva una brezza secca a ricordarci la meta: manca poco al mare, lo vedi, poi lo tocchi e ti immergi. Un rito di trasformazione del corpo e della mente per tornare alla quotidianità con più chilometri nelle gambe e meno pesi tra i pensieri.
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Dove
Liguria, Piemonte
Gruppo
Attività
Cammini e Natura
Alloggio
Bed&Breakfast, Hotel, Rifugio
Percorso
95km
Formula
Pensione Completa
Difficoltà
Difficile
IRENE ZEMBO, Guida ambientale escursionistica e geologa
Cresciuta nella “Milano da bere”, ho scelto di cambiare radicalmente vita per approdare nel territorio delle Quattro Province, una terra ai margini, affascinante e selvatica, nel cuore dell’Appennino ligure piemontese.
Qui, insieme a mia figlia – splendida compagna di viaggio – ho affrontato un percorso di rinascita personale e professionale iniziando a occuparmi di progetti di sviluppo rurale. Il Cammino dei Ribelli è uno dei numerosi progetti di rilancio territoriale, in chiave sostenibile, che fanno parte del mio percorso da neo-insediata. Camminare fa parte della mia essenza, dello stile di vita semplice e spontaneo che ho abbracciato.
Continua NascondiFaremo il possibile per seguire il programma, ma la guida si riserva di poter fare delle variazioni a causa del meteo o per garantire la sicurezza del gruppo.
Ci diamo appuntamento alla stazione ferroviaria di Tortona, crocevia delle reti viarie tra le Alpi e il Mediterraneo. Una volta riunite attraverseremo in pullman le morbide colline dei Colli Tortonesi. Attraverso ettari di vigneti e campi coltivati a pesche e ciliegie arriviamo a San Sebastiano Curone dove inizia il nostro viaggio a piedi. Iniziamo subito con una breve ma ripida salita per poi scendere tra prati e godere di vedute panoramiche sull’alta Val Borbera. Da qui il percorso lascia l’asfalto passando tra alcune case del borgo e incomincia a risalire il versante seguendo una vecchia mulattiera che ci porta alla cima del Monte Giarolo (1473 m).
lunghezza: 12,5 km
dislivello: 942 m
La seconda tappa ci metterà alla prova con continui saliscendi e ci premierà con splendide vedute panoramiche, grazie al percorso sui crinali a cavallo tra le valli Borbera e Curone fino ad attraversare la Zona di Protezione Speciale «Dorsale Monte Ebro e Monte Chiappo», a una altitudine compresa tra i 1500 e i 1700 metri. Ogni tanto alziamo lo sguardo per scorgere un gheppio, un falco pecchiaiolo o, più di rado, un’aquila reale.
lunghezza: 11,82 km
dislivello: 1180 m
Dal valico di Capanne di Cosola si raggiunge il Monte Antola attraversando un paesaggio che alterna boschi di faggi e sorbi a vaste praterie. Attraverseremo il Passo delle Tre Croci (mt. 1490) dove in un piccolo spiazzo si trovano le croci a ricordo di tre valligiani sorpresi, insieme alle loro mucche, da una tempesta di neve. Da questo momento in poi saremo sempre in Provincia di Genova fino alla fine del nostro viaggio.
lunghezza: 16 km
dislivello: 647 m
Ci aspetta la tappa più lunga del viaggio, ma i nostri piedi ormai hanno preso il ritmo. Dal rifugio parte un sentiero inizialmente pianeggiante che poi diventa una mulattiera a gradoni. Tappa a Torriglia per un carico di energie: il borgo è conosciuto in tutta Italia per i famosi canestrelli che assaggeremo in una delle pasticcerie del centro storico. Lasceremo i profumi del bosco per immergerci nell’odore dei cespugli di ginestra, erica ed elicriso. Il belvedere di Sant’Alberto di Bargagli ci svelerà la provenienza di quella brezza secca degli ultimi chilometri: il mare.
lunghezza: 23 km
dislivello: 750 m
Una giornata di defaticamento è quello che serve per recuperare le forze, prendercela comoda a colazione e iniziare gradualmente a scendere verso Case Cornua dove il mare ci appare a portata di mano.
lunghezza: 6 km
dislivello: 166 m
Un sentiero largo e ombreggiato ci guida lungo gli ultimi chilometri fino all’arrivo. Tra le tante vie di discesa al mare scegliamo di concludere la nostra Via del sale alle spalle di San Fruttuoso, presso l’Agririfugio Molini. Nel pomeriggio finalmente il meritato tuffo nelle acque della baia di San Fruttuoso Capodimonte, raggiungibile solo via mare o a piedi, percorrendo una ripida mulattiera.
lunghezza: 16,81 km
dislivello: 791 m
L’ultimo giorno di viaggio è tutto dedicato al Parco di Portofino e, in particolare, a Punta Chiappa: una lingua di roccia che si protende verso il mare per una cinquantina di metri e che separa il Golfo Paradiso da quello di Portofino. Al di fuori dei circuiti di massa, conserva lo spirito marinaro, poco accessibile e un po’ introverso tipico del carattere genovese! Ultimi passi insieme per godersi lo spettacolo dell’aspra costa a picco nel blu fino a Camogli, dove ci salutiamo.
lunghezza e dislivello: variabili in funzione del percorso concordato con le viaggiatrici
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Non c’è la possibilità del trasporto zaino, quindi tutto quello che metterai nel bagaglio sarà sulle tue spalle. Porta abbigliamento tecnico che si possa lavare e asciugare in fretta. In quota può fare freddo, bisogna prevedere un pile e una giacca anti vento meglio se impermeabile. Ricorda il costume da bagno per il gran finale 🙂
Le scarpe perfette e più sicure sono gli scarponcini da trekking con caviglia alta, che evitano eventuali storte, soprattutto nelle ultime ore del cammino, quando si è stanchi. Importantissimo: scarpe da trekking collaudate, mai mettersi in cammino con scarpe nuove 🙂
È un trekking impegnativo, che unisce lunghezza a dislivello nelle tappe, per cui è necessario essere abituate al cammino. In generale il miglior allenamento è la simulazione, per durata e continuità, del trekking: camminate continuative di chilometraggio sempre maggiore, se possibile con dislivello vario; camminare tanti giorni di seguito piuttosto che lunghi chilometraggi una volta al mese (la situazione ideale sarebbe 10 km ogni giorno).
Chiediamo il 30% di acconto al momento della prenotazione e saldo un mese prima della partenza. Se scegli come metodo di pagamento “paypal”, dopo aver verificato il tuo account, potrebbero proporti anche il pagamento a rate. Siamo inoltre convenzionati con diversi welfare aziendali tra cui Randstad, Edenred, Welfarex, Tantosvago. Se ti interessa questa opzione, scrivici per maggiori informazioni.
Ogni volta che rientro da uno di questi cammini, riporto a casa un infinito senso di benessere. Destinazione Umana è la mia Spa dell’anima!
Io non ho scelto di fare questo viaggio, è stato lui a scegliere me. O forse avevo solo bisogno che Silvia mi facesse notare come le cose non succedono mai a caso (ancora 1 milione di volte grazie!). Mi è toccato in sorte il miglior gruppo di donne possibile, eterogeneo e meraviglioso. Con loro ho riso tanto, camminato tanto, imparato tanto in tema di erbe, piante e natura.
Quando ho prenotato era molto decisa ed entusiasta poi, prima di partire, sono nati mille dubbi, ma ormai era fatta…? I dubbi, però, si sono dissipati immediatamente sotto il sole, camminando tra i campi di lavanda. È stato un fine settimana intenso, liberatorio e stimolante. Ho conosciuto nuove donne e abbiamo condiviso un pezzetto del nostro cammino. Monica e Martha sono state a dir poco spettacolari. Ovviamente alla prossima!
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